Abitanti circa 52.000, altezza sul livello del mare mt. 230, CAP 92100, pref. telefonico 0922, capoluogo di provincia a 135 Km da Palermo e 208 km da Taormina. * Servizio navi-traghetto da Porto Empedocle per Linosa e Lampedusa Centro archeologico di grande interesse. Da vedere nei dintorni: S. Leone Bagni (a 7 km), centro balneare con spiaggia. Antica città greca dal nome originario Akragas, fondata nel 581 a.C. dai Rodii di Gela. Conquista l’indipendenza da Gela nel 570 a.C., ad opera di Falaride. Nella battaglia di Imera, si allea con Siracusa e sconfigge i Cartaginesi. Attraversa il dominio romano e bizantino, ...
Vi si accede attraverso il chiostro della chiesa di San Nicola, all'interno del quale merita una sosta il lungo sedile in pietra recante una dedica a Ermes e a Eracle, incisa in caratteri greci, e proveniente dagli scavi dell'Agorà. È uno dei maggiori musei archeologici della Sicilia e ha il suo gigantesco cuore nella Sesta sala, con il Telamone, unico esemplare rimasto delle trentotto colossali figure ad altorilievo che sostenevano il tempio di Giove Olimpio fino al 1401, anno del crollo. Restano oggi solo tre teste di Telamone e una figura intera. Riassemblato nell'Ottocento, il gigante è rimasto disteso nella ...
Per i greci Akragas, per i romani Agrigentum, per Pindaro «la più bella città dei mortali»: è Agrigento, la splendida cittadina che, con la sua Valle dei Templi, si affaccia sul canale di Sicilia. Il panorama è imponente: i templi, il verde dei mandorli in gennaio e febbraio, il giallo-rosso della terra bruciata in estate. La storia di Akragas è raccontata da Tucidide e affonda le sue radici nei secoli passati: è la Valle delle testimonianze più antiche e prestigiose del territorio nazionale, è arte e mestieri altrove scomparsi, è folklore, è mare lungo la spiaggia di San Leone, nei ...
Nel V sec. a.C., momento del suo massimo splendore, Agrigento si trovava all'interno di un vasto quadrilatero urbano fortificato. La zona dei templi, nell'area sud, era accentrata attorno all'Olympleion. La passeggiata tra le mura - 12 km alla scoperta dei 7 (su 10) templi dorici che restano - può iniziare all'estremità orientale della Rupe Atenea e dal santuario di Demetra. Santuario di Demetra Si parte da piazza Marconi, si percorre via Crispi (passeggiata archeologica, strada statale 118) e dopo circa un chilometro si imbocca la via Demetra. Scoperto nel 1926, il santuario (VII sec. a.C.) è la più antica testimonianza architettonica, ...
Calatafimi Segesta è il nuovo nome del comune di Calatafimi dal 1998. Il suo territorio, infatti, comprendeva l'area di Segesta, antico insediamento della civiltà degli Elimi (oltre a Erice, Entella, Iaitias). Dal periodo greco antico fino al periodo medievale sopravvissero tre terre di quell'antica civiltà : Calathamet, vicino alle Terme Segestane; Calatabarbaro, in cima al monte Barbaro; Calatafimi, ai piedi del monte Barbaro. All'uscita dal medioevo, il vecchio castello collocato sulla collina sopra Calatafimi fu abbandonato e sui suoi resti, nell'VIII secolo, fu costruito il Castello Eufemio (dal latino "Castrum Phimes"). Sotto gli Arabi (827 d.C. – 1061 d.C.) divenne ...
Il castello di Calatubo ll castello di Calatubo, sito nel territorio di Alcamo (Trapani), si erge su una cresta rocciosa. Il ritrovamento  di alcune tombe e di reperti in ceramica  ha fatto supporre l'esistenza di un centro abitato  nell'area antistante l'ingresso del castello, sulla parte occidentale, databile tra il VII e il V sec a.c. Sin dai tempi dei Normanni Di Calatubo si parla per la prima volta nel diploma con cui nel 1093 il Gran Conte Ruggero istituisce la fondazione della cattedrale e del vescovado di Mazzara. Il noto geografo arabo di epoca normanna, Idrisi, nella sua opera " ...
Comune della prov. di Agrigento (123,6 km2 con 4195 ab. nel 2007). Si sviluppò intorno al castello arabo Qal ‛at al-ballūt («Castello delle querce»), eretto dopo l’invasione dell’isola in prossimità dell’antica Tricalache, di cui restano tracce. Occu­pata forse dal conte Ruggero nel 1090, il castello fu riedificato dai re normanni. Nel 1336 il territorio di Caltabellotta, che costituiva una contea, fu dato a Raimondo Peralta, parente di Pietro II d’Aragona, e quindi (1453) in dominio feudale alle famiglie De Luna, Moncada, Álvarez de Toledo. Pace di Caltabellotta Firmata nel 1302, al termine della guerra del Vespro tra Angioini e Aragonesi, ...
L'insolita posizione geografica di Caltagirone permette al turista di percorrere uno straordinario viaggio in Sicilia a cavallo di ben quattro province: Catania, Ragusa, Agrigento ed Enna. Caltagirone, infatti, si ritrova al centro di questo quadrilatero, molto più vicina ad Enna di quanto si possa pensare, con la possibilità, così di visitare uno dei più grandi parchi archeologici siciliani: Piazza Armerina. A poca distanza, tuttavia, si trova anche un'altra tipologia di parco, che mostra a densi strati la storia siciliana di qualche tempo fa attraverso la conservazione di un'antica miniera di zolfo, con tutte le sue macchine e i processi di ...
Caltanissetta, da “castello delle donne” a capitale delle zolfare  Abitanti circa 62.000, altezza sul livello del mare mt. 568, CAP 93100, pref. telefonico 0934, capoluogo di provincia, a 116 Km da Palermo e a 153 km da Taormina. Centro agricolo e minerario (estrazione dello zolfo) Da vedere nei dintorni: Monte S. Giuliano (a 2 km), punto panoramico Badia di S. Spirito (a 3 km), monumento romanico di grande valore, voluto da Ruggero II. Gibil-Gabib (a 5 km), nome corrotto dall’arabo Gebel-Habib, “montagna della morte”, poichè vi si trovano tombe preistoriche e greche scavate nella roccia. Monte Sabucina (a 6 km), ...
Catania, la città dell’elefante Abitanti circa 380.000, altezza sul livello del mare mt. 7, CAP 95100, pref. telefonico 095, capoluogo di provincia a 209 Km da Palermo e a 50 km da Taormina.  Aereoporto di Fontanarossa, tel. 095-3440710 * Servizio traghetti auto per Reggio Calabria e Napoli Città barocca, disposta alle pendici dell’Etna sul mar Ionio, centro industriale, portuale, commerciale e universitario. Da vedere nei dintorni: Playa Lido (a 3 km), centro balneare con spiaggia; Etna (a 35 km), vulcano attivo creatosi per estrusione dalle acque marine. Oggi ha raggiunto un’altezza di 3550 mt s/m. Servizio di funivie per gli ...
Visitare Catania è un'esperienza straordinaria. Si va dalle piccole stradine medievali ai grandi viali settecenteschi, si sosta presso i numerosi locali (ristoranti, bar, pasticcerie) della via Etnea, dove si può praticare anche del sano (o insano) shopping. Per un percorso più naturalistico si può puntare sull'Etna, tra pini, querce, estrusioni vulcaniche oppure si può andare dritti dritti al mare a godere del sole tra spiagge sabbiose e rocce laviche. Chi arriva a febbraio, potrà godere della particolarissima festa religiosa dedicata alla Santa protettrice della città: Sant’Agata. Troverete schierati dei fedeli vestiti di bianco che trasportano a braccia dei notevoli ceri ...
Cefalù normanna Nell’858, conquistata dagli Arabi, fu annessa all’emirato di Palermo e quindi liberata dai Normanni: il conte Ruggero ne prese possesso nel 1063 e Ruggero II la riedificò, in riva al mare, nel 1131. A questo periodo risalgono celebri monumenti ai quali Cefalù deve l’appellativo di “cittadina normanna”: la Chiesa di S. Giorgio e il lavatoio (forse più antico), in via Vittorio Emanuele; il Duomo, il Chiostro e il palazzo Maria (domus regia?), in piazza Duomo; l’Osterio Magno, con interessante trifora, in corso Ruggero. Il Duomo di Cefalù Il monumento più importante di Cefalù è certamente il Duomo, o meglio, la Basilica-Cattedrale arabo-normanna. Essa, secondo la ...
Affina la ricerca spostandoti a fondo pagina, dove trovi una casella di ricerca per ogni campo: potresti, ad esempio, cercare tutti gli hotel che si chiamano "Sicilia" o risalire a un albergo tramite una via o cercare un albergo specificando un particolare servizio in una località a tua scelta). Sfrutta la potenza di questa tabella! ...
Enna e il mito di Proserpina Abitanti circa 28.000, altezza sul livello del mare mt. 931, CAP 94100, pref. telefonico 0935, capoluogo di provincia a 127 Km da Palermo e a 125 km da Taormina. Centro agricolo e minerario Da vedere nei dintorni: Calascibetta (a 7 km), paese di montagna da cui si può godere uno splendido panorama. Pergusa (a 10 km), centro turistico con un piccolo lago con intorno uno spettacolare circuito auto e motociclistico Piazza Armerina (a 32 km), con la Villa Romana del Casale e i suoi eccezionali mosaici. Festa di Maria S.S. della Visitazione, 2 luglio ...
Ci sono luoghi in Sicilia dove il mito si intreccia con la storia e dove l'archeologia testimonia la vita di antichi popoli e civiltà. Sulla sommità del Monte San Giuliano, in splendida posizione panoramica su Trapani, in silenzio tra le nubi, posa la città di Erice. Erice fu popolata dagli Elimi che vi eressero il tempio dedicato al culto della dea della fecondità e dell'amore. I successivi dominatori intitolarono il tempio alle loro divinità, così i Fenici vi adorarono Tanit-Astarte, i Greci Afrodite, i Romani la Venere Ericina. Sulle rovine del tempio sorge ancora oggi il Castello di Venere, fortificato ...
Diverse ma circostanziate vicende hanno dato vita a una fase di costruzione (e di ricostruzione) di edifici chiesastici nell’area del Valdemone: innanzitutto, il nuovo spirito conciliare post-tridentino che vedeva nell’Isola un particolare afflato da parte di clerici e fedeli verso una Chiesa rinnovata su basi controriformistiche; da non sottovalutare, inoltre, le favorevoli congiunture economiche del territorio messinese riguardo al comparto commerciale, alla produzione di seta e di prodotti agricoli, che trovava pronte imprenditoria e borghesia agraria a sfruttarne i buoni influssi. La ricostruzione di edifici religiosi tra il 1580 e il 1630, in Sicilia, avvenne verso due direzioni: una, che ...
CHIESA DI SAN LUCA E SALITA DEL CASTELLO Siamo ormai giunti al centro della piazza, dove si erge maestosa la Chiesa di San Luca, preceduta da una doppia scalinata simmetrica che dà l’accesso al luogo di culto. Il portale presenta decorazioni del tutto simili a quelle della chiesa madre, ma meglio conservati: quattro putti, due laterali sopra una mensola con decorazioni spagnoleggianti (volute e valva di conchiglia di giacomita ispirazione), due centrali osannanti il santo inscritto in una cornice floreale asimmetrica sormontata da una corona. Il regno divino, che appartiene a tutti, ha surclassato il regno terreno appartenente alla nobiltà ...
Attratti dal nome dal forte potere evocatorio, ci si addentra all'interno di una costruzione la cui pianta spinge a percorrere un cammino obbligato. E' il Giardino Segreto che Francesco Venezia progettò nella seconda metà degli anni '80 per Gibellina Nuova. Ci si scopre dentro un piccolo edificio a cielo aperto, un giardino con muri e finestre, suddiviso in due ambienti e che appare come una casa senza il tetto. Il muro esterno, curvo, corre lungo il movimento del marciapiede e chiude i muri interni, i quali, a loro volta, sono disposti a spirale quadrata. Il percorso della spirale termina con ...
Origini dell'Alcantara Alcune migliaia di anni fa, in epoca preistorica, il fiume Alcantara non c'era, al suo posto scorreva un altro corso d'acqua che si sviluppava tutto su un letto di argille e di arenarie, a ridosso delle vulcanici settentrionali dell'Etna. Questo fiume "pre-alcantarico" accolse nel suo letto una lava di controversa origine. Dalla lava alle gole La lava in questione è derivata da un serbatoio in cui il magma è di tipo basaltico, come d'altronde accade per tutte le colate dell'Etna. Questo tipo di magma, per principio, è assai fluido; quello in questione lo era particolarmente; accadde allora che ...
Velluti, merletti, frange, tinte unite o decorate con trame damascate o floreali, inserti in pelliccia, sete, trasparenze, mantelle con alamari, ecco gli abiti che la Marchesa Emanuela, borghesemente appellata «la signora», sceglieva di farsi realizzare dalle sue sartorie preferite. La Belle Époque messinese La immaginiamo muoversi elegante nei simposi o nelle serate di gala organizzate dai principi romani (la nonna era stata dama di compagnia della regina Margherita di Savoia), tra calici e tartine, avvolta in un abito della sartoria Sacerdote in seta con decorazioni cucite a mano. È slanciata, snella, dai tratti somatici raffinati la marchesa di Cassibile, e ...
Chi visita la città di Marsala (in provincia di Trapani) non può trascurare il Duomo, edificato sul preesistente Castello normanno, che accoglie opere del Gagini e otto preziosissimi arazzi fiamminghi del '500, il Museo archeologico del Baglio Anselmi, dove si trova l'eccezionale reperto di archeologia marina della Nave punica del II sec. a.C., gli stabilimenti del vino Marsala, famoso nel mondo, e i Bagli. Queste tipiche costruzioni rurali, presenti su tutto il territorio trapanese, in particolare a Marsala, furono edificate nel XVIII secolo proprio per la lavorazione ed il deposito dei vini, per volontà dell'inglese Woodhouse. Anche la storia di Petrosino, ...
Probabile città greca dal nome Μακτώριον (Maktorium), Mazzarino fece parte del feudo della potente famiglia dei Branciforte fino al 1812. Città d’arte per eccellenza, patrimonio dell’UNESCO, conserva numerose chiese in stile barocco e un particolare castello di origine bizantina, denominato “u Cannuni”, per l’insolita torre cilindrica puntata come un “cannone” verso il cielo. Qui sono state girate numerose scene della serie televisiva “La piovra” con Michele Placido. Nella piazza principale del paese si affacciano gli edifici più belli: Palazzo Alberti, il Convento dei Padri Carmelitani e la Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo ...
Messina, la porta della Sicilia Abitanti circa 247.000, altezza sul livello del mare mt. 3, CAP 98100, pref. telefonico 090, capoluogo di provincia a 250 Km da Palermo e a 52 km da Taormina. Servizio di traghetti auto e passeggeri per Reggio Calabria e Villa S. Giovanni Servizio aliscafi per Reggio Calabria, Napoli e Isole Eolie. Conosciuta nel mondo attraverso gli sfondi dei quadri di Antonello, che è stato lo straordinario ambasciatore della “messinità”. L'antica Zancle Fondata verso la metà dell’VIII sec. a.C. da pirati calcidesi col nome di Zancle (forse per via del porto a forma di falce, zanclon ...
Nelle acque delle saline emerge Mozia (provincia di Trapani), quaranta ettari di storia sospesi sul mare che, insieme all'Isola Longa, a quella di S. Maria e della Schola, formano le isole dello Stagnone, la più grande laguna della Sicilia, annoverata tra le zone umide più importanti d'Europa. Mozia, importante avamposto di Cartagine Insediamento fenicio-punico fra i più importanti del Mediterraneo, l'isola divenne un sito strategico per la sua vicinanza alla potente Cartagine. Mozia, la cui fondazione viene collocata intorno all'VIII sec. a.C., torna alla luce soltanto a seguito degli scavi condotti ad opera di Giuseppe Whitaker, ricco mercante, il quale ...
Nella splendida cittadina di Naro (in provincia di Agrigento), di cui abbiamo già trattato in precedenza, ci immergiamo in un'atmosfera medievale del tutto affascinante, circondati dal calore delle pietre color sabbia e da un cielo terso che sa di primavera. Le affascinanti rovine del Duomo normanno di Naro La parte più alta accoglie le rovine del duomo di epoca arabo-normanna (XII sec.), abbandonato già nella seconda metà dell'Ottocento. Una leggenda ne attribuisce la fondazione a Matteo Chiaramonte Moncada intorno al 1370. Come si può evincere dalla foto, rimangono gli enormi archi a tutto sesto che si stagliano nel cielo, con ...
Palermo e la sua Conca d’Oro, la seconda Baghdad Abitanti circa 702.000, altezza sul livello del mare mt. 14, CAP 90100, pref. telefonico 091, capoluogo di provincia e della Sicilia a 260  km da Taormina. Aereoporto di Cinisi-Punta Raisi a km 31, tel. 091-591665 * Servizio traghetti auto per Ustica, Cagliari, Napoli, Genova, Livorno, Tunisi * Servizio di Aliscafi per Ustica Da vedere nei dintorni: Mondello (a 11 km), stazione balneare, suggestiva per le belle ville liberty; Monte Pellegrino con il Santuario di Santa Rosalia del 1624, meta di pellegrinaggio. Festeggiamenti per Santa Rosalia: sfilata dei carri e processione della ...
L'ex convento di San Nicolò da Tolentino accoglie, sin dal 1866, i più antichi documenti della città custoditi presso il palazzo senatoriale. Fu modificato nel 1883 da Giuseppe Damiani Almeyda. Dopo essere transitati dalla piazzetta Meschita (o Mezquita) così detta in ricordo dell'antica moschea inglobata nella sinagoga ebraica, entriamo nell'edificio e nelle sue "stanze della memoria": la sala degli Abbaini (o dei Lucernai), con la caratteristica scala a chiocciola, detta anche "dei Lavori Pubblici" poichè contiene i progetti urbani di un intero secolo, dal 1855 al 1950 circa; Sala degli Abbaini la sala rettangolare o "delle Finanze" poiché accoglie i documenti ...
Palazzo Mirto, prima di passare nella proprietà dei Filangeri, apparteneva a una ricca famiglia di origini pisane. L'esterno del palazzo, tra via Merlo e via Lungarini, ha forme tipicamente ottocentesche, dopo un pronto restauro che ne ha modificato l'assetto originariamente tardo-barocco. In via Merlo si affaccia un imponente portone sovrastato da un pomposo stemma della famiglia Filangeri. Ma è all'interno che si nota il passato barocco del complesso architettonico, ricco di arazzi, porcellane, affreschi, arredamenti variamente decorati. La prima sala è detta Novelli dall'autore del dipinto di San Benedetto (nel quale s'individua l'autoritratto dello stesso pittore). Nel passaggio da una stanza ...
La Cantina Reale Alla periferia sud-ovest  di Partinico si trova un'affascinante costruzione, la Cantina Reale, sorta per desiderio di re Ferdinando I, profugo da Napoli. Un po' di storia della Cantina Reale Durante il suo soggiorno in Sicilia, nel 1799, fu ospite a Partinico di Francesco del Castillo, marchese della Gran Montagna. Quel luogo gli piacque a tal punto da deciderne l'acquisto. Nel 1800 egli incaricò il Cav. Felice Lioj, Intendente della Real Commenda, di acquistare le terre di contrada Crocifisso, del Capo dell'Acqua e della Montagna, i quali costituiranno il "Real Podere di Partinico", esteso 80 salme. Nel 1802 ...
Ragusa, la capitale dell'arte barocca Abitanti circa 73.000, altezza sul livello del mare mt. 502, CAP 97100, pref. telefonico 0932, capoluogo di provincia a 185 Km da Palermo e 156 km da Taormina. Centro industriale (asfalto e petrolio). Da vedere nei dintorni: Camarina (a 40 km), centro archeologico Cave d'Ispica, (a 22 km), insediamenti preistorici e un grande parco immerso nel verde. Modica, con la Chiesa del Carmine, in cui si trova un 'Annunciazione in marmo di Antonello Gagini; la Chiesa di S.Maria di Betlhem con i suoi vari stili architettonici. Scicli, altra città barocca. Info - Originariamente denominata Hybla, ...
Sciacca archeologica I reperti archeologici trovati nel territorio saccense sono innumerevoli. Siamo nel 1955: un gruppo di pescatori saccensi “pesca” fra Capo San Marco e Selinunte, una statua fenicia in rame, il Melqart. Nel 1957 un gruppo di ricercatori appartenente al Club Alpino Italiano esegue una serie di indagini all’interno del cratere di monte Kronio per studiare il fenomeno delle grotte vaporose. In quello stesso periodo la campagna di Tranchina dà alla luce una necropoli. Nel 1964 Salvatore Cantone, Alberto Scaturro e Nino Alessi scoprirono in una grotta del feudo di Grattauli, una serie completa di graffiti. La grotta di ...
Seguendo il pendio del Monte Erice, sulle tracce dell'antichissimo popolo degli Elimi, si giunge a Segesta, inserita in un sistema di dolci colline che racchiudono i suoi preziosi gioielli: il Tempio e il Teatro. Il tempio dorico-siculo del V sec. a.C. sorge intatto e maestoso su un poggio al centro di una suggestiva vallata. Il teatro greco del II sec. a.C., scavato nella roccia, si affaccia dalla cima del Monte Barbaro. Nello splendido scenario naturale creato dal dirupo sulla valle segestana, il teatro diventa la "scena millenaria per i classici del mondo", dove, con cadenza biennale, le rappresentazioni teatrali rievocano ...
La storia di Segesta s'intreccia a doppio filo con quella di un'altra grande città del passato, sua acerrima rivale: Selinunte. Colonne e rovine di colossali templi greci si susseguono nella verde campagna, che si adagia sull'azzurro intenso del mare. E' il paesaggio di Selinunte, sita presso la foce del fiume dove cresce ancora il prezzemolo selvatico (selinon) che diede il nome al corso d'acqua e alla città. Polis di origine greca, fondata nella seconda metà del VII sec. a.C., Selinunte è tra i parchi archeologici più importanti del Mediterraneo, con la più straordinaria raccolta di rovine, l'espressione più completa della ...
Siracusa e la Magna Grecia Abitanti circa 117.000, altezza sul livello del mare mt. 17, CAP 96100, pref. telefonico 0931, capoluogo di provincia a 260 Km da Palermo e a 118 km da Taormina. * Servizio motonavi per Malta, Catania, Reggio Calabria, Napoli Parco Archeologico di grande rilievo. Da vedere nei dintorni: Il Castello Eurialo (a 8 km), fortificazione militare fatta erigere da Dionigi il Vecchio nel 402 a.C. per la difesa dagli attacchi dei Cartaginesi. Il Castello era famoso per i suoi sottopassaggi lunghi centinaia di metri che lo collegavano alla città. Pantalica (a 40 km) con le sue ...
Il saggio di Paolo Dinaro è il frutto di una ricerca che ha preso le mosse della sua tesi di laurea con l’intento di ampliare e arricchire con nuove informazioni la storia della città di Francofonte dalle origini (1360 circa) fino alle trasformazioni urbanistiche successive alle scosse sismiche del 9 e 11 gennaio 1693. Storia di Francofonte L’indagine, partendo da una vasta e illuminante ricerca bibliografica, è stata completata da una significativa ricerca archivistica condotta oltre che all’Archivio di Stato di Siracusa, all’Archivio di Stato di Palermo e all’Archivio Parrocchiale della Chiesa Madre di Francofonte. Dopo l’ampio e dettagliato racconto ...
Estate 2010: presso il Museo Baldasarre Romano di Termini Imerese è apparsa in tutto il suo splendore, anche grazie al nostro contributo (ABC SIKELIA Onlus), la phiale aurea del IV secolo a.C. rinvenuta in Sicilia, esportata negli Stati Uniti e restituita all'Italia dopo un lungo caso giudiziario. L'unicità di questo piatto Di piatti di siffatta fattura ne esistono tre in tutto il mondo: uno è esposto al Metropolitan Museum di New York, il secondo presso il Museo archeologico di Plovdiv (Bulgaria), il terzo è proprio il piatto di Termini Imerese (PA). Tutt'e tre di simili dimensioni e concezione artistica, con l'unica ...
Abitanti circa 72.000, altezza sul livello del mare mt. 3, CAP 91100, pref. telefonico 0923, capoluogo di provincia a 100 Km da Palermo e a 368 km da Taormina.  Aereoporto di Birgi, tel. 841130 * Servizio traghetti per le Egadi * Servizio di motonavi per Pantelleria, Cagliari, Tunisi * Servizio di Aliscafi per le Egadi e Pantelleria * Sita nella parte nord-occidentale dell'Isola, Trapani vive del commercio legato alle attività portuali. Il nome, derivante dal greco Drepana, significa “falce” e sta ad indicare la forma del porto naturale. Abitata dai Sicani e dagli Elimi, passò sotto il dominio dei Cartaginesi ...
Trapani, l'antica Drepanon, si protende verso il Mediterraneo con la sua forma di falce alla cui estrema punta si erge maestosa la Torre di Ligny, torre di avvistamento edificata nel 1761, oggi sede del Museo di Preistoria. Il mare, la più adatta chiave di lettura per conoscere Trapani, è ancora oggi fonte di vita con l'attività della pesca ed è stato in passato fonte di ricchezza con la pesca del corallo. I coralli di Trapani I grandi maestri corallai trapanesi, fin dalla seconda metà del '500, con le loro preziose opere hanno reso famosa la città. Oggi, nelle nuove botteghe ...

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