Antonino Cutrera, siciliano di famiglia originaria di Bisacquino (Pa), delegato della Polizia di Stato, direttore della colonia penale di Ustica, infine commissario aggiunto fino al collocamento a riposo avvenuto nel 1924, ha firmato altri saggi sulla malavita organizzata palermitana: I ricottari (1896), Storia della prostituzione in Sicilia (1903), Cronologia dei giustiziati di Palermo 1541-1819 (1917).
Intellettuale e servitore dello Stato da rivalutare, non ha mai ricevuto nessun encomio per la sua lotta alla mafia, solo trasferimenti indotti e difficoltà per i suoi familiari e discendenti: il figlio Arturo si stabilì a Roma per sfuggire a una vendetta mafiosa e il nipote Achille subì un attentato mafioso che lo costrinse a trasferirsi a Milano. A salvarlo dall’oblio ha contribuito molto un altro Achille Cutrera, recentemente scomparso, avvocato di diritto pubblico a Milano, docente universitario e componente della commissione antimafia guidata da Luciano Violante.
Dati sul libro La mafia e i mafiosi. Origini e manifestazioni. Studi di sociologia criminale:
- Libro in brossura, 168 pp.,
- ristampa dell’originale risalente al 1900,
- versione integrale,
- con mappa della densità della criminalità mafiosa in Sicilia.
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