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Marsala, la città del vino

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Chi visita la città di Marsala (in provincia di Trapani) non può trascurare il Duomo, edificato sul preesistente Castello normanno, che accoglie opere del Gagini e otto preziosissimi arazzi fiamminghi del ‘500, il Museo archeologico del Baglio Anselmi, dove si trova l’eccezionale reperto di archeologia marina della Nave punica del II sec. a.C., gli stabilimenti del vino Marsala, famoso nel mondo, e i Bagli.

Queste tipiche costruzioni rurali, presenti su tutto il territorio trapanese, in particolare a Marsala, furono edificate nel XVIII secolo proprio per la lavorazione ed il deposito dei vini, per volontà dell’inglese Woodhouse.

Anche la storia di Petrosino, centro vitivinicolo a pochi chilometri da Marsala, le cui origini risalgono al 1632, è legata al nome Woodhouse, il cui stemma, riportato sul portale del Baglio omonimo, è divenuto simbolo della città.

Così come il nome degli inglesi Whitaker è legato ai vini prodotti presso la vicina isola di Mozia.

Il 19 Gennaio 1518 è una data importante per la cittadinanza marsalese: venne rinvenuto, infatti, il simulacro di una statuetta raffigurante la Madonna col Bambino in braccio.
Si tratta di un evento miracoloso legato alla figura marsalese del Padre agostiniano Leonardo Xavino. A costui, ripetutamente, apparve in sogno la Madonna che lo esortava a scavare in un punto da Lei stessa indicato. Il nome “Madonna della Cava” è legato al ripetuto suggerimento della Madonna “Cava, cava, che trovi”.

Dopo quattro anni, un gruppo di cavatori trovò in una grotta, all’interno di un pozzo, in una nicchia scavata sulla parete dello stresso, l’effige della Madonna.
La Statuetta, reputata miracolosa, divenne oggetto di culto presso il popolo marsalese che volle erigere, in onore della Madonna, un tempio chiamato di “Santa Maria della Cava”.

La costruzione ebbe inizio nel 1607 e nel 1788 la Madonna della Cava venne proclamata Patrona della città. La chiesa venne rasa al suolo da una bomba angloamericana l’11 maggio 1943, ma la statuetta si salvò grazie all’intervento di un sacerdote. Da questa data il sito è stato abbandonato a se stesso, fino a che, nel 1991, ebbero finalmente inizio i lavori per la realizzazione della chiesa. Accanto ai resti dell’antico tempio, ne venne costruito uno nuovo.

La chiesa si trova in Via XIX Luglio.
Il santuario antico è visitabile solo in occasione della festa patronale, durante la quale i Marsalesi festeggiano la Santa Patrona con funzioni religiose e una processione per le vie della città.

Leonardo, alla cava troverai un tesoro, è una mia Immagine nascosta da secoli. Lì si edifichi un tempio in Mio Onore a gloria di Marsala e soccorso del Popolo


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