Palazzo Mirto, prima di passare nella proprietà dei Filangeri, apparteneva a una ricca famiglia di origini pisane.
L’esterno del palazzo, tra via Merlo e via Lungarini, ha forme tipicamente ottocentesche, dopo un pronto restauro che ne ha modificato l’assetto originariamente tardo-barocco.
In via Merlo si affaccia un imponente portone sovrastato da un pomposo stemma della famiglia Filangeri. Ma è all’interno che si nota il passato barocco del complesso architettonico, ricco di arazzi, porcellane, affreschi, arredamenti variamente decorati.
La prima sala è detta Novelli dall’autore del dipinto di San Benedetto (nel quale s’individua l’autoritratto dello stesso pittore). Nel passaggio da una stanza all’altra notiamo la presenza di numerose cineserie, testimonianza della partecipazione corale della nobiltà siciliana a una moda europea settecentesca. E poi il salotto Salvator Rosa, con scene dell’Orlando furioso, la sala degli Arazzi, il salone del Baldacchino, lo studio con una splendida biblioteca e un cortile con una fontana in stile rocaille circondata da due colombaie.
Al piano terra, le cucine, le stalle e un’esposizione di splendide carrozze antiche.
Il palazzo è di proprietà regionale e il biglietto d’ingresso costa 4,00 euro.