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Seguendo il pendio del Monte Erice, sulle tracce dell’antichissimo popolo degli Elimi, si giunge a Segesta, inserita in un sistema di dolci colline che racchiudono i suoi preziosi gioielli: il Tempio e il Teatro.

Il tempio dorico-siculo del V sec. a.C. sorge intatto e maestoso su un poggio al centro di una suggestiva vallata.

Il teatro greco del II sec. a.C., scavato nella roccia, si affaccia dalla cima del Monte Barbaro.

Nello splendido scenario naturale creato dal dirupo sulla valle segestana, il teatro diventa la “scena millenaria per i classici del mondo”, dove, con cadenza biennale, le rappresentazioni teatrali rievocano atmosfere d’altri tempi.

Un grande santuario del IV-V sec. a.C. completa il disegno attuale del parco archeologico di Segesta ancora da esplorare, infatti gli scavi, stanno portando alla luce i resti di quella che fu la sua magnificenza.

Il contesto archeologico diventa di straordinaria importanza, unito alle testimonianze di Selinunte.


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