Arrivato in Sicilia al seguito dei fratelli Altavilla, Roberto il Guiscardo e Ruggero, Goffredo Loffredo si distinse nelle battaglie contro gli Arabi, ma anche per le doti di comandante delle truppe normanne e per la sana gestione del patrimonio terriero consegnatogli dal conte Ruggero al termine delle sue fatiche.
I nipoti di Goffredo si trasferirono a Napoli, dove si unirono al patriziato locale del Seggio di Capuana. Un Enrico Loffredo, in particolare, si rivelò un amministratore attento e lungimirante della sua comunità. I suoi discendenti continuarono ad affermarsi e ad elevarsi socialmente, finché un Sigismondo Loffredo si armò per affiancare il giovane Don Giovanni d’Austria nella sua battaglia contro gli infedeli, a Lepanto (1571).