Il fascino ammaliante delle Sirene
La Sirena nell’antichità simboleggiava l’altra faccia della ragione, l’abbandono alla pratica dei sensi che rendeva l’uomo “ammaliato“.
Questa tendenza istintiva a perdere il controllo della propria mente e lasciarsi andare alle proprie pulsioni costituisce la deviazione dalle “buone pratiche” della vita: unità familiare, ordine sociale, tutto ciò che fa rima con la parola “civiltà”.
Lo sapeva bene Omero quando, nella sua Odissea, tracciava un profilo di uomo virtuoso, Ulisse, che non si lascia totalmente condizionare dal richiamo delle affascinanti donne che incontra nel suo avventuroso percorso, controllandone razionalmente il rapporto umano intrapreso.
Sarà la maga Circe a metterlo in guardia circa il richiamo irresistibile delle Sirene: razionalmente, dunque, chiede ai propri uomini di essere legato all’albero maestro della nave e li costringe a tapparsi le orecchie con tappi di cera. Così facendo, Ulisse, pur riuscendo ad ascoltare l’ammaliante canto delle Sirene, evita di cadere nella facile tentazione, in quella malia d’amore che potrebbe portare allo scostamento dalla rotta principale, con conseguenze nefaste.