Il Teatro Vittorio Emanuele, il Gran Camposanto, l’Orfanotrofio di Padre Annibale di Francia, il Santuario di Calvaruso, i Molini Gazzi, la Gazzetta del Sud, la Fondazione Bonino-Pulejo a Messina e la Borgata di Cassibile a Siracusa (con abitazioni coloniche, una chiesa e una caserma dei Carabinieri): chi sostenne economicamente questi progetti?
Il Marchese di Cassibile.
Gentiluomo di Casa Reale e responsabile dell’accoglienza dei Reali a Messina, Deputato al Parlamento Nazionale e Sindaco della città, il Marchese di Cassibile contribuì alla crescita morale e civile di Messina, senza tanto frastuono.
Messina, «scopo primario di tutti i nostri antenati che lasciando mano mano eredi successivamente hanno moralmente imposto la condizione di domiciliarsi tutti i Cassibile in Messina, per così la diletta nostra Messina soltanto godere i vantaggi che in una città seco porta la dimora di una piuttosto agiata famiglia», scriveva Gaetano Loffredo, III Marchese di Cassibile, nel suo testamento del 1897.
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In queste pagine, si racconta la storia della famiglia Loffredo, dall’insediamento in Campania e in Calabria ai tempi dei Normanni all’inserimento presso il notabilato messinese in occasione della battaglia di Lepanto (1571), all’esercizio delle attività imprenditoriali fra Messina, Siracusa e i Monti Nebrodi (Longi).
A Cassibile (SR), il Marchese Silvestro Ferdinando Loffredo Gutkowski ancora conserva, intatto nell’estensione e nella preziosa vegetazione che caratterizza il tradizionale paesaggio agricolo siciliano, l’ex feudo acquisito più di duecento anni fa.
Abstract dell’opera
La famiglia
C’è un filo conduttore che lega le nove generazioni delle famiglie Loffredo, Pulejo e Gutkowski trattate in questo libro: l’attaccamento alla città dello Stretto, la straordinaria capacità di cogliere tutte le opportunità economiche, sociali e politiche che la storia suggerisce loro e di superare tutte le fasi critiche.
Il cavese Ottavio Loffredo entra in affari con i mercanti messinesi dopo la rivolta del 1674-78 contro il governo spagnolo.
Il figlio Matteo si guadagna, primo nella storia dei robbivecchi, le simpatie dell’aristocrazia messinese dopo il terremoto del 1693.
Il nipote Giacomo supera ingegnosamente le difficoltà create dalla pestilenza del 1743 e Silvestro I quelle legate al terremoto del 1783.
Silvestro II coltiva le istanze liberali seguite alle rivoluzioni del 1847-48.
Gaetano I, filo-borbonico, è deputato al Parlamento Nazionale nel 1874.
Gaetano II vive e supera il fallimento del liberalismo fino al terremoto del 1908, la figlia Maria Emanuela le guerre e il fascismo, Silvestro III tutte le vicende dal dopoguerra fino ad oggi.
Il commercio fra Campania e Sicilia dei panni di lana nel ’600, il Marchesato nel ’700, i Molini Gazzi nell’800 e la Gazzetta del Sud nel ’900: tutti sogni impossibili senza il sostegno economico dei Loffredo.
Si delineano i rapporti, anche di parentela, con l’aristocrazia siciliana dei principi di Butera, dei Moncada, dei Lanza e, contemporaneamente, il controllo borghese del territorio urbano attraverso la gestione di centinaia di negozi, magazzini, palazzi.
2. Il patrimonio
Non mancano battaglie per la salvaguardia del patrimonio che coinvolgono personaggi come Padre Annibale di Francia e il ministro Finocchiaro Aprile, e processi in cui emergono le storiche figure di due principi del foro: il torinese Enrico Ferri e il messinese Ludovico Fulci.
Ci troviamo nello scenario del Regno delle Due Sicilie, tra gli ultimi “gattopardi”, l’avvento dei liberali alla conquista di porzioni di ex-feudi, la corsa verso un governo sempre più laico, gli ideali del socialismo e della distribuzione delle terre ai contadini.
Tutte fasi difficili della nostra storia, affrontate e superate con abilità ed ingegno dalla famiglia Loffredo, con azioni e risultati, come si può evincere da questo breve, ma intenso lavoro, sempre legati ad innovazioni e cambiamenti che hanno anticipato gli eventi epocali.
3. Cassibile nella storia
Infine, Cassibile (Sr) e la sua incredibile storia ruotante intorno al gigantesco patrimonio naturalistico del fiume Kakiparys: dagli insediamenti preistorici alla tirannide bizantina, dalle incursioni arabe all’infeudazione normanna, dai sistemi d’irrigazione arabi alla prima centrale idroelettrica italiana, da sede di accampamenti militari ai tempi dei bizantini a sede all’armistizio alleato del 1943, da colonia romana a centro agricolo, da lembo di terra fertilissima, chiamata dai bizantini Sikelia, a meta del ceto bracciantile presso l’ex feudo della famiglia Loffredo negli ultimi due secoli di storia della nostra Sicilia.
Dario De Pasquale
Email: dario@sikelia.com
Blog: dariodepasquale.it
INDICE
- Prefazione di Salvatore G. Vicario
- Prefazione di Luigi Fabio
- Introduzione
- I Loffredo, da mercanti a Marchesi di Cassibile
- Strategie politico-elettorali tra obbligazioni e opere di carità
- Questioni ereditarie e patrimoni contesi
- Il processo Cassibile
- I Pulejo e l’espansione dell’azienda agricola
- Il riassetto patrimoniale dopo il terremoto del 1908
- Cassibile nel Novecento
- Cassibile dalle origini ai giorni nostri, una chiave di lettura
- Conclusioni: Il feudo di Cassibile: ieri, oggi, domani
- Albero Genealogico della Famiglia Loffredo
- Appendice
- Sentenze Trib. Civ. di Messina (1896-1907), contenziosi
- Sentenze Trib. Civ. di Messina (1866-1925), obbligazioni
- Proprietà immobiliari secondo gli atti del Consiglio Comunale
- Espropriazioni e graduazioni (1820-1935)
- Testamento di Silvestro Loffredo (1854)
- Testamento di Gaetano Loffredo (1896)
- Patrimoni Famiglia Loffredo (1882-1903)
- Bibliografia generale
- Indice analitico dei nomi
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I Marchesi di Cassibile
268 pagine; foto a colori; stampa su carta patinata; copertina con alette; ricca bibliografia; documenti in allegato; indice dei nomi.
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