Salvatore De Pasquale: artista per passione, cuoco per diletto
Salvatore De Pasquale nasce a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), il 9 marzo 1938. Figlio di Caterina Ficarra e di Giuseppe, un falegname chiamato al fronte in occasione della seconda guerra mondiale, lavora alla bottega del padre mostrando notevoli capacità manuali e traendo ispirazione dalla frequentazione di personaggi locali dal grande valore formativo e artistico, come Salvatore Crinò e Nino Leotti. Pur tra qualche difficoltà familiare, Salvatore insegue caparbiamente il traguardo del diploma dell’Istituto d’Arte a Palermo e dell’Accademia di Belle Arti a Reggio Calabria, dove si mette in luce per le sue innovative sperimentazioni tecniche e stilistiche. Il nuovo ambiente consolida la fiducia nelle sue doti artistiche e i viaggi giornalieri gli garantiscono amicizie sempre nuove, esaltando il lato dinamico e comunicativo del suo carattere. Ama, tuttavia, mettersi continuamente in gioco e trova una nuova dimensione culturale entrando a stretto contatto con due grandi maestri siciliani già proiettati in un contesto artistico internazionale: il citato pittore barcellonese Nino Leotti e lo scultore di Graniti Giuseppe Mazzullo. Il primo aveva fatto parte del Gruppo Corrente a Milano, il secondo aveva partecipato per ben quattro volte alla Biennale di Venezia, entrambi, negli anni Cinquanta, condividevano il fervore culturale romano di via del Babuino insieme a Renato Guttuso, Pietro Consagra, Vann’Antò, Stefano D’Arrigo, Renzo Vespignani, Roberto Melli, Cesare Zavattini, Giorgio Petrocchi, Rafael Alberti, Giuseppe Ungaretti. L’interscambio culturale, dunque, arricchito dall’esperienza della docenza in Storia dell’Arte e Disegno Tecnico presso le maggiori scuole statali di Messina e provincia, gli consente di accelerare la maturazione del suo talento artistico.
L’OSSIDIANA – Grazie alle abilità tecniche raggiunte in più di cinquanta anni di attività artistica, sperimentando sempre nuove soluzioni, De Pasquale è riuscito a lavorare l’ossidiana, la tipica pietra lavica di Lipari, con l’ausilio del solo scalpello. La sua esperienza nel trattamento di questo minerale, lo individua come il primo e, probabilmente, l’unico scultore ad avergli dato forma artistica: fino ad ora, infatti, né in archeologia né in tempi recenti, si è potuto registrare traccia di arti figurative dettagliate realizzate con questa singolare materia. Solo un tocco morbido e preciso, legato a una certosina esperienza, è capace di non distruggere la massa vetrosa, ma anzi di modellarla in forme che non siano solo fratture concoidi e metterne in rilievo il tipico “gatteggiamento”.
De Pasquale non si ritiene un artista, ma un artigiano della pietra, in ossequio all’antico ruolo greco di καλλιτέχνης, un talento tecnicamente ed emotivamente capace di interpretare il bello della natura.
La sua prima mostra risale al 1972, presso la Galleria “Il Fondaco” di Messina. Da allora si susseguono le partecipazioni a rassegne d’arte nazionali ed internazionali (Bari, Formia, Bruxelles, Roma, Modica, Firenze, Viterbo, Vitorchiano, Legnano, Altomonte, Isole Eolie, Norcia, Alcamo, Milazzo, Messina, Barcellona P.G., Graniti). Riceve premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Negli ultimi anni, assorbito dalle committenze private e deluso dalle nuove tendenze artistiche, si allontana dal circuito delle esposizioni, dedicandosi alla realizzazione di busti e ritratti di personaggi illustri barcellonesi.
CRITICA d’ARTE – Di lui hanno scritto: Marcello Passeri (Gazzetta del Sud), Francesco Cilona (Giornale di Sicilia), Francesco Perfetti (Vita), Felice Racchiusa (Giornale delle Arti), Giuseppe Marino (Gazzetta del Mezzogiorno), Petronius (Sette Giorni), Gino Spinelli de’ Santelena (Pensiero ed Arte), Manlio Chieppa (Il Miliardo), Tino Saitta (Gazzetta del Sud), Lucio Barbera (Gazzetta del Sud), Pier Paolo Castellucci, Pina Asta (La Gazzetta Jonica), Giulio Minolfi, Luigi Tallarico, Franco Miele, Renato Civello (Secolo d’Italia), Leone, Giovanna Giordano.
Nelle sue esposizioni è stato presentato da: Felice Racchiusa, Salvatore Di Giacomo, Salvatore Migliano, Melo Freni e A.M. Ardizzone per la Radio Televisione Italiana, Livia Azzariti per la RAI a “Uno Mattina”. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private: Bruxelles, Roma, Taormina, Isole Eolie, Museo Pagani di Legnano, Museo Civico di Altomonte (CS), Viterbo, Biblioteca e Galleria Civica di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Merì e Torregrotta (statue pubbliche di Padre Pio), Torregrotta (statue presso collezioni private).
– Tratto dal libro di ricette tradizionali siciliane “Arte in Cucina” di Salvatore De Pasquale, 2018. –
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Dettagli dell’opera “Arte in Cucina”:
- Formato 15×21
- Pagine: 272
- 160 ricette originali dell’antica tradizione siciliana
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